TOUR DELLE FIANDRE

Avete tre giorni liberi e non sapete dove andare? Noi abbiamo una piccola idea!

Un mini tour delle Fiandre, tra piazze incantevoli, cigni che nuotano, patatine fritte e tanto tanto altro.

Siamo partiti in ottobre, pensando di trovare tanta pioggia e freddo, in realtà il Belgio ci ha accolti con temperature tiepide ed un cielo terso e limpido. Siamo arrivati all’aeroporto di Charleroi e siamo subito stati rapiti dall’odore di patatine fritte e waffle nell’aria. Questa vacanza inizia proprio bene!

Il primo giorno lo abbiamo passato alla scoperta della capitale, Bruxelles. Il centro è un piccolo gioiello di stradine che si intrecciano per arrivare alla maestosa Grand Place. Una volta entrati non si sa dove volgere lo sguardo per la bellezza. Da qui proseguiamo verso il Manneken Pis, piccola statua del ‘600 raffigurante un bambino che fa la pipì e diventata meta turistica anche per la divertente abitudine dei cittadini di vestirlo a tema in base a feste o eventi. Da qui ci dirigiamo leggermente fuori città per visitare l’Atomium, monumento eretto in occasione dell’esposizione universale del 1958 e visitabile al suo interno. Il museo è interattivo e affascinante, spiega la costruzione dell’Atomium in un susseguirsi di sale dalle luci stroboscopiche e una musica incalzante. La sensazione è quella di essere nello spazio!

La nostra prima giornata finisce con un bel boccale di birra trappista ed un cheeseburger accompagnato dalle immancabili patatine fritte che dicono essere state inventate proprio in Belgio.

La mattina seguente sveglia all’alba, giusto in tempo per vedere Bruxelles avvolta in un cielo tutto rosa che ci dirigiamo alla stazione centrale. La Fiandre sono collegate molto bene dai treni che se volete possono sostituire il noleggio dell’auto, per pochi giorni è sicuramente l’opzione ideale. Saltiamo sul primo treno diretto a Bruges (circa 50 min) e già al nostro arrivo veniamo catapultati in un altro mondo. Complice l’orario in strada non c’è ancora nessuno, di turisti neanche l’ombra, al massimo qualche abitante del posto a passeggio con il cane. Giriamo tra vicoli e canali nel completo silenzio. Dei cigni indisturbati nuotano nelle acque calme… sto forse sognando o sono realmente finita in una favola?

La nostra prima tappa del giorno è l’ospedale di San Giovanni, diventato sito storico ospita al suo interno alcune importanti opere di Hans Memling. Nel periodo in cui siamo andati noi era purtroppo chiuso quindi abbiamo potuto visitare solo l’antica farmacia dell’ospedale ed il cortile interno. L’atmosfera ricorda molto quella del film con Leonardo di Caprio, Shutter Island, misteriosa e un po’ inquietante, assolutamente da non perdere! Proseguiamo il nostro tour fino alla piazza principale, il Markt. Qui decidiamo di salire fino in cima alla torre civica medievale (Beffroi), 366 gradini di una scala a chiocciola da far girare la testa, ma la vista su tutta la città una volta arrivati è impagabile!

Dopo una passeggiata nella piazza e qualche foto davanti alle tipiche casine colorate decidiamo di fare una delle cose più turistiche di Bruges, il giro in barca lungo i canali. Di solito io e David fuggiamo dalle folle di turisti ma in questo caso devo ammettere che attraversare la città dall’acqua è stato un vero spettacolo. Complice la bellissima giornata di sole ci siamo goduti il paesaggio ascoltando la guida che ci raccontava storie interessanti sulla città.

Ci fermiamo giusto per un pranzo veloce con il loro tipico spezzattino cotto nella birra e poi ci dirigiamo alla Chiesa del Santissimo Sangue giusto in tempo per l’esposizione della reliquia qui conservata. Ogni giorno alle 14 infatti viene esposta in una piccola teca di vetro una stoffa impregnata del sangue di Gesù. Indipendentemente dal fatto che si sia credenti o meno è di sicuro una chiesa che merita di essere visitata e che attira pellegrini da tutto il mondo proprio per la sua importanza.

Da qui costeggiando tutto il fiume attraversiamo il ponte di Bonifacio e scendiamo fino al Beghinaggio di Bruges fondato nel 1245. Un complesso di case bianche dove vivevano le beghine e che ora ospita le suore Benedettine. L’atmosfera in questa parte della città è candida. I salici piangenti accarezzano l’acqua del fiume mentre una leggera brezza fa muovere le loro fronde. È difficile andare via da Bruges dopo una giornata così bella ma abbiamo Gand ad aspettarci.

La famosa città delle luci, Gand, merita di essere vista di sera. Dopo una visita al castello e un giro per la piazza principale sedetevi ad una birreria con patatine fritte e un boccale ed aspettate il tramonto. La sera la città si illumina creando un’atmosfera magica e surreale. Attenzione poi se vedete qualche lampione brillare, è il segno che all’ospedale di Gand è appena nato un bambino! I lampioni della piazza principale infatti sono collegati alla maternità che permette ai novelli genitori di attivare un piccolo flash, visibile appunto dai lampioni accanto al castello, per annunciare l’arrivo del loro bambino alla comunità!

L’ultimo giorno di questa nostra breve vacanza decidiamo di andare in un luogo che chiunque nella sua vita ha letto nei libri di scuola: Waterloo. Dove si trova il campo di una delle battaglie più famose al mondo hanno creato un museo moderno ed interattivo che racconta tutta la storia di Napoleone, dall’ascesa al potere fino alla sua disfatta a Waterloo. Riprendiamo poi il pullman per tornare a Bruxelles dove ci aspetta una visita molto interessante e che consigliamo di prenotare con anticipo: il parlamento Europeo.

Attraverso una visita guidata ripercorriamo la storia dei vari paesi Europei dalla seconda guerra mondiale fino ai giorni d’oggi, con un focus sulla nascita dell’Unione Europea. Il tour prosegue spiegando tutto quello di cui si occupa il parlamento europeo. Una visita interessante per grandi e piccini che ci sentiamo di segnalarvi come imperdibile in questo viaggio!

Terminiamo la giornata con una passeggiata nel parco del cinquantenario già colorato dal foliage autunnale. Decidiamo poi di regalarci un ultima vista della Grand Place di sera prima di riprendere l’aereo per tornare in Italia.

Sono stati 3 giorni intensi e stancanti ma ricchi di tante cose da vedere e conoscere. A noi è sembrata la meta ideale per un piccolo week end di svago che ci ha permesso di staccare da tutto. Abbiamo deciso che dovremmo concederci più spesso piccoli momenti per noi in giro per l’Europa.

E a voi piacciono queste mini vacanze? Ci sono altre mete che volete conoscere? Scrivetecele nei commenti!