SCOZIA ON THE ROAD PT.1
Abbiamo iniziato a sognare la Scozia quando l’abbiamo intravista in una limpida giornata di aprile dalle coste di Rathlin Island, durante il nostro viaggio in Irlanda (clicca qui) . Da quel momento non abbiamo mai smesso di pensarci e l’autunno successivo siamo partiti alla scoperta di questa terra ricca di storia, castelli e tanta magia!
È stato un viaggio all’avventura, un fly and drive che ci ha portati a dormire ogni notte in un posto diverso per poi arrivare ad Edimburgo. Da grandi appassionati di Harry Potter abbiamo visitato tantissimi dei luoghi più famosi della saga. Siamo tornati da questo viaggio innamorati dei paesaggi sconfinati e colorati dal foliage tipico dell’autunno scozzese. Incantati dai posti più remoti dove la vita sembra essersi fermata a molti secoli fa e sembra di essere immersi in un luogo senza spazio e senza tempo. Estasiati di essere riusciti a vedere anche 4 arcobaleni in un giorno per il continuo susseguirsi di pioggia e sole che non si fa vedere spesso ma quando lo fa illumina spiagge dai colori caraibici, prati verdi come smeraldi, cascate che si tuffano direttamente nell’oceano…vi è venuta voglia di partire al suono delle cornamuse??? Bene venite con noi!
Il primo giorno siamo arrivati ad Edimburgo verso l’ora di cena ma non avevamo tempo per riposarci, abbiamo subito preso la nostra macchina a noleggio e siamo partiti alla volta di Stirling,che dista meno di un’ora da Edinburgo, in modo da trovarci già lì la mattina e partire riposati.
(come in Irlanda anche qui si guida “contromano” ma per fortuna eravamo già ben allenati!)
Dopo una notte di riposo ci svegliamo presto per partire alla scoperta di Stirling, la città è piccola e ogni casa sembra uscita da un film , mi innamoro ad ogni angolo. Ci muoviamo a piedi per andare a visitare il castello e ci imbattiamo lungo il tragitto in una chiesa con un piccolo cimitero dai cancelli aperti. Entriamo e passeggiamo in questo prato così verde, non sembra di essere in un cimitero, scopriremo infatti durante tutta questa vacanza che questi sono luoghi sempre aperti in Scozia, in cui le persone semplicemente passeggiano. Ho trovato questo approccio a questo luogo per noi molto triste, molto consolatorio. Il castello merita un tour completo, noi abbiamo potuto godere di una splendida giornata di sole che ci ha permesso di vedere tutta la città dall’alto. Da qui siamo andati a recuperare la nostra macchina per raggiungere il Wallace Monument, una torre che svetta da una collina vicina al castello dedicata all’eroe William Wallace, si proprio quello di Bravehearth L’emozione di arrivare fino in cima salendo una ripidissima scala a chiocciola è impagabile, il vento è cosi forte che ti sferza il viso rendendo difficile anche solo di parlare.
Dopo un pranzo tipico a base di fish and chips ci spostiamo verso Loch Lomond uno dei laghi più grandi e belli della Scozia dove facciamo un giro in crociera godendoci un’oretta di sole per poi ripartire verso Glencoe, una delle zone più conosciute delle Highlands dove abbiamo l’hotel per quella sera. Lungo il tragitto ci fermiamo nell’antica cittadina di Luss che ricorderemo sempre per essere bellissima tanto quanto era cattivo il caffè che ci siamo presi in un piccolo bar! Quando ormai eravamo quasi arrivati all’hotel vediamo un cartello che indica “Falls”…. cascate? Non possiamo perdercele, facciamo un deviazione e dopo un breve percorso a piedi in mezzo alla natura ci troviamo di fronte a delle cascate bellissime, una sorpresa che ci lascia incantati e che ci fa apprezzare ancora una volta la bellezza di partire con la macchina e poter andare dove vogliamo…all’avventura!!!
L’hotel di Glencoe è davanti ad un lago e il risveglio la mattina all’alba ci lascia a bocca aperta. Il secondo giorno è dedicato alla visita dell’Eilean Donan Castle, uno dei castelli più belli di Scozia che merita una visita anche all’interno. Le foto spiegano la sua bellezza più di mille parole. Questo castello infatti è collegato alla terra ferma solo da un piccolo ponte, è quindi circondato da uno specchio d’acqua che lo rende suggestivo e unico nel suo genere. Da qui arriviamo diretti all’isola di Skye, uno dei luoghi più selvaggi e incontaminati che abbiamo visitato in questa vacanza. Le strade sono tutte così piccole e strette che si procede molto lentamente, godendosi il paesaggio mentre si aspetta di far passare un’altra macchina che viene nel senso contrario o perché no, un gruppo di pecorelle al pascolo! La nostra prima fermata è lo Sligachan bridge. Si dice che se ci si bagna il viso con l’acqua che scorre sotto questo ponte si rimanga belli per sempre. Noi non abbiamo provato questa ebbrezza ma vedere alcuni turisti mettere la testa sott’acqua ci è bastato! Poco vicino abbiamo trovato le Fairy polls, delle piccole cascate che creano delle piscine di acqua limpidissima, un trekking molto facile, dalla durata di 45 minuti, ma che mano a mano che si cammina lascia sempre più a bocca aperta. La sera dormiamo in una piccola casetta immersa nella natura dove inizio a capire che agli scozzesi non piacciono molto i riscaldamenti ma bensì le stufe elettriche. Un piccolo incubo per la me catastrofica che ci immaginava già tutti prendere fuoco. In realtà tutti in Scozia le usano e anche se per noi è un po’ strano ci si fa l’abitudine!
Il quarto giorno è ancora dedicato alla visita di Skye, un’isola che non uscirà più dal nostro cuore. La mattina ci svegliamo presto per vedere le casine colorate del porto di Portree e ci dirigiamo verso Kilt rock una cascata che si butta direttamente nell’oceano. Il sole è ancora basso, l’alba è passata da poco, non c è nessuno in giro e l’aria è ancora frizzante. Passiamo vicini all’Old Man Storr, una roccia dalla forma particolare che svetta su tutto il panorama e non possiamo fare a meno di fermarci lungo la strada per scattare un po’ di fotografie. Da qui andiamo spediti verso Fairy Glenn…un posto magico, si dice infatti popolato dalle fate e beh una sensazione di magia in quella vallata dalle collinette a punta, mentre camminiamo dentro cerchi di pietre, noi l’abbiamo sentita!!! Il pomeriggio continua con la visita del Dunvengan Castle, dai giardini ricchi di fiori e piante, e poi giù fino alla punta più remota dell’isola, il Nest Point Light House. Un faro posto su una lingua di terra modellata dal vento dove abbiamo ammirato il sole tuffarsi nell’oceano col cuore gonfio di meraviglia…il modo migliore per salutare quest’isola.
Il nostro viaggio è arrivato a metà e abbiamo ancora tante avventure da raccontarvi quindi non perdetevi il nostro prossimo episodio! A presto!